REAPER - Swiss Mission,
Volume 3, Nº 21, pagina 1
Sabato, 27 febbraio 1965

L'ITALIA E' STATA INVASA


(Traduzione di Carmelo Boscarino)

La mattina di sabato 27 febbraio 1965, 23 missionari (l'Anziano Donald Cavalli era assente a causa di un'intervento chirurgico,) si sono riuniti al Lokal di Lugano, nello spirito di preghiera e digiuno, per ricevere istruzioni ed incarichi dal Pres. Russon, prima di entrare ufficialmente in Italia, per la prima volta da quando il Presidente Lorenzo Snow istituì una missione in quel Paese nel 1850.

E' stata creata una Zona Italiana composta da tre distretti, situati a Milano, Torino e Vicenza, mentre il Distretto di Tessin è stato dissolto. Anziano Frank Pizzuto è stato designato Capo Zona e dirigente del Distretto di Milano. Anziano Paul Loveday, già appartenente alla Missione Bavarese, è stato designato dirigente del Distretto di Torino, mentre Anziano William Nelson, proveniente dalla Missione della Germania Sud, è stato nominato Dirigente del Distretto di Vicenza. Una lista degli incarichi assegnati a tutti questi fratelli si trova all'interno di questo numero di REAPER.

Dopo una pausa di condivisione delle testimonianze, il Presidente Russon ha accompagnato 18 dei membri del gruppo a Milano, dove le squadre sono state mandate nelle loro risperrive zone di lavoro. Una squadra è rimasta a Lugano. Un'altra squadra si trasferirà da Mendrisio a Como-Varese fra un paio di settimane. Tutte le squadre presteranno opera nelle aree dove sono presenti una o più famiglie di membri, che possono essere al centro della costituzione di un gruppo di Scuola Domenicale e/o di un Ramo. Aviano (Pordenone) e Vicenza-Verona hanno già dei forti Rami composti da militari [americani - n.d.t.].

Possa il Signore benedire questi fratelli e far prosperare la Sua causa in Italia!

NOTIZIA FLASH: L'Anziano Pizzuto ci riferisce che qualcuno si è introdotto nel furgoncino Volkswagen della Missione, parcheggiato difronte alla stazione ferroviaria di Milano ed ha rubato il bagaglio appartenente alle due squadre assegnate a Milano. Apparentemente il diavolo è risoluto nel fatto che questi quattro dovranno procedere senza borsa né bisaccia.


L'articolo che segue contiene il resoconto del battesimo del fratello Antonino Giurintano, avvenuto nelle acque del porto di Palermo il 23 novembre 1965.

REAPER - Swiss Mission,
Volume 4, Nº 7, pagine 1, 2
Sabato, 4 dicembre 1965

UN BATTESIMO SICILIANO


(Traduzione di Massimo Franceschini)

Recentemente mi è stato richiesto dal dipartimento legale della chiesa di recarmi in Sicilia, a Palermo, per fare un sopralluogo ad un'appezzamento di terreno. Dopo aver partecipato ad un' importante conferenza a Napoli mi sono diretto a Palermo. Avevo scritto in precedenza all'anziano Don Vincenzo Di Francesca di incontrarmi nella sala d'ingresso del Jolly Hotel di Palermo, il 22 novembre. Fratello Di Francesca è stato molto contento della mia visita. Per potermi raggiungere, ha impiegato diverse ore di viaggio in autobus, proveniente dal suo piccolo paesino nelle montagne. Ha 78 anni e cammina con l'aiuto del bastone. Egli è stato battezzato dal Presidente Bringhurst, il 18 gennaio del 1951, ed è uno dei pochi membri della chiesa in Sicilia.

Dopo aver chiesto alcune informazioni potemmo determinare che il terreno in questione, a causa dell'ubicazione isolata in una zona montagnosa, era di scarso valore. Discutemmo se fosse stato conveniente andare nelle montagne per localizzarlo, ma Fratello Di Francesca era dell'opinione che sarebbe stata una perdita di tempo. In qualsiasi caso, come leggerete qui di seguito, il Signore aveva deciso che avrei fatto qualcos'altro il giorno successivo.

Avevo portato con me una lettera del Sig. Antonino al quale avevo inviato sei settimane prima una copia del libro di Mormon. Confidai al fratello Di Francesca di sentire che avremmo dovuto visitare questa persona la sera stessa. Quando finalmente localizzammo questo brav'uomo e la sua famiglia egli fu estremamente contento. Mi diede una lettera, che aveva appena scritto, nella quale richiedeva la mia presenza per battezzarlo. Stava per uscire per andare ad imbucarla quando arrivammo noi. Dopo circa tre ore di domande e discussioni, concludemmo che quest'uomo era pronto per il battesimo.

Egli acconsentì di chiudere la sua piccola azienda per il battesimo. C'incontrammo la mattina successiva con lui, sua moglie, figlio e sua sorella, che era membro della Chiesa, ed andammo al mercato per comprare degli abiti bianchi adatti per il battesimo. Il meglio che riuscii a trovare per me fu una tuta, per indossare la quale ero costretto a piegarmi e i cui pantaloni mi arrivavano appena sotto le ginocchia. A sua volta, Il meglio che il candidato riuscì a reperire furono dei lunghi mutandoni bianchi.

Noi sei ci stringemmo in un taxi, insieme all'autista, ed andammo al mare proprio fuori dal porto. La Sicilia non ha un'apparenza molto diversa da un grosso ammasso di roccie e la sua costa non è molto generosa di spiagge. Finalmente riuscimmo a trovare un posto abbastanza riservato. Faceva freddo ed il mare era piuttosto agitato. Ci cambiammo fra gli scogli e ci disponemmo in circolo per offrire una preghiera. Poi, tenendo per mano il fratello Antonino, entrammo insieme in acqua. Fratello Di Francesca, seduto su uno scoglio sovrastante, fungeva da testimone.

Era molto difficile rimanere in piedi, a causa delle onde e dell'asperità degli scogli. All'improvviso non fece più tanto freddo e le onde diminuirono la loro intensità tanto da consentirci di procedere al battesimo. Appena il Fratello uscì dall'acqua fummo sommersi da una forte ondata che ci tirò in profondità. Cercammo di nuotare quando fummo spinti da un'altra onda violenta che ci fece toccare fondo, permettendoci di tornare a riva.

Là fratello Antonino si sedette su di uno scoglio e fu confermato membro della chiesa da fratello Di Francesca.

Egli era veramente un'anima speciale e lo Spirito era con noi. Ero andato per vedere un terreno che non vidi mai e finii per celebrare un battesimo. "Il Signore agisce per vie misteriose per compiere i Suoi prodigi."

Possa il Signore benedirci, consentendoci di fare più spesso delle esperienze speciali come questa.

Sinceramente, dal tuo amico e collega,
Rendell N. Mabey


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